Per cominciare proponiamo un approfondimento sul Polline d’api e sulle sue proprietà per cercare di conoscere meglio questo incredibile alimento, spesso poco conosciuto o sottovalutato.
Il polline è una delle sostanze naturali più ricchi presenti in natura. È presente sui fiori delle piante che si riproducono grazie al lavoro degli impollinatori (Piante entomogame), perciò il polline ha una vastissima distribuzione nel mondo. Il polline d’api non è lavorato da queste come avviene per il miele, ma viene raccolto dalle stesse sui fiori, costituendo la principale fonte di proteine per l’alveare e la materia prima per produrre la pappa reale. In miscela col miele e la pappa reale viene impiegato nell’alimentazione delle larve e delle api giovani in genere da 1 a 15 giorni di età. Il polline si presenta come una polvere di colore giallo brillante ed è costituita da minuscoli micro-granuli. Le api bottinatrici, quando si posano su un fiore per succhiarne il nettare, si sporcano di questa polvere dorata che resta intrappolata nella sottilissima peluria presente sul corpo dell’ape.
L’ape quindi, si “ripulisce” raggruppando e impastando il polline col nettare, formando piccole pallottole di forma sferisca successivamente trasferite nelle “cestelle”, piccole “borse” poste sulle relative zampe posteriori. Questo è il motivo per cui proprio il polline di fiori viene tradizionalmente definito anche “pane delle api”. Una volta rientrate all’interno dell’alveare, le pallottole vengono inserite in piccole celle e ripetutamente compresse e inumidite con miele e saliva al fine di promuovere l’alimentazione proteica delle larve. ogni alveare in media può raccoglierne addirittura 3 Kg. Tradizionalmente conosciuto come un alimento tra i più ricchi presenti in natura, il polline contiene quasi tutti i nutrienti richiesti dall’organismo umano e presenta innumerevoli proprietà curative e benefiche, le stesse che contribuiscono a renderlo tra i migliori supplementi utili a preservare la nostra salute.
Polline e valori nutrizionali
Ritenuto da molti, fin dall’antichità, l’alimento più utile per l’organismo presente in natura in termini di sostanze nutrienti, il polline appare ricchissimo di elementi indispensabili alla vita perché in grado di apportare ciò che momentaneamente può risultare carente. Costituendo la materia prima della pappa reale non stupisce affatto che si tratti di un alimento estremamente energetico: detiene infatti circa 285 KCal ogni 100g. Ogni granello di polline d’api rappresenta un’unità biologica che racchiude tutto quanto è necessario per il benessere del nostro organismo:
- Acqua in percentuale variabile dal 12 al 20%;
- Una notevole quantità di proteine attestate in media al 20%, in gran parte presenti sotto forma di 21 dei 23 aminoacidi noti, di cui molti aminoacidi essenziali;
- Zuccheri quali glucosio e fruttosio in quantità del 15%;
- Circa il 5% seppur variabile di lipidi, la maggior parte dei quali sono acidi grassi essenziali, 70% alfa-linoleico o omega 3, 3-4% linoleico o omega 6, 16-17% monoinsaturi e saturi;
- Sali minerali quali potassio, silicio, ferro, magnesio, zolfo, cloro, calcio, manganese, fosforo, rame;
- Una notevole quantità di vitamine specialmente del gruppo B (B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, B9, B9, B12) vitamine A, C, D, E, K, PP;
- Enzimi, coenzimi, ormoni di crescita quali estrogeni, androgeni, acetilcolina e altre sostanze ad attività antibiotica, pigmenti come carotenoidi, antocianine, ecc.
Interessante del polline d’api l’impossibilità di essere sintetizzato in un laboratorio. Quando i ricercatori hanno infatti tentato di riprodurre del polline artificiale somministrandolo alle api,quest’ultime non sono sopravvissute sebbene fossero presenti nel cibo sintetizzato in laboratorio, tutti gli elementi nutritivi noti. Molte migliaia di analisi chimiche sul polline d’api sono state fatte con le più recenti e moderne attrezzature diagnostiche, ma ad oggi sono ancora molti gli elementi presenti nel polline d’api che la scienza non è stata in grado di identificare. È evidente che le api aggiungano un qualche misterioso “extra” che non ci è dato conoscere. E sono proprio questi elementi non identificabili che possono in parte spiegare l’enorme potere di guarigione a carico del polline.
Le proprietà del polline
Il polline è un alimento vivo in grado di agire sull’uomo secondo due principali contesti: la crescita e l’equilibrio organico. Viene ampiamente utilizzato nella medicina naturale fin dall’antichità, soprattutto come supplemento nutrizionale poiché in esso sono contenute quasi tutte le sostanze necessarie allo sviluppo e alla crescita di un organismo. L’effetto più evidente sull’uomo, a seguito di una regolare somministrazione, è l’incremento dell’appetito e delle attività metaboliche in generale e può essere considerato come un ottimo ricostituente generale soprattutto nei casi di eccessiva magrezza e deperimento organico. Sono inoltre ormai conclamate innumerevoli indicazioni per patologie di modesta entità quali la stitichezza, la costipazione, le coliti e le infezioni intestinali, oltre ad esercitare un effetto tonificante e stimolante in grado di garantire una sensazione di benessere ed euforia, oltre a combattere con successo anche tosse, raffreddore e malattie da raffreddamento.
Svolge inoltre un’importante azione antianemica determinando un rapido aumento del numero dei globuli rossi e del tasso di emoglobina, rivelandosi dunque particolarmente utile per i vegetariani che potrebbero facilmente incorrere in una carenza, non tanto di ferro quanto di vitamina B12 presente quasi esclusivamente nella carne. Glucosio e fruttosio hanno invece una notevole capacità energetica e protettiva del cuore e del fegato. Occorre altresì tenere presente che, la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali per l’uomo, che da solo non riesce a sintetizzare, rende il polline davvero potente. Ecco di seguito le principali funzioni di ogni singolo acido amminico contenuto nel polline:
- La lisina aiuta a fissare il calcio, stimola l’appetito, favorisce il rinnovo dei globuli rossi;
- Il triptofano favorisce l’assimilazione della vitamina PP, la produzione dell’ormone serotonina (che promuove il benessere mentale ed emotivo) e nutre la ghiandola pineale (responsabile del sonno e di molte funzioni sottili);
- L’istidina è utile alla formazione dell’emoglobina nel sangue;
- La leucina favorisce il buon funzionamento del pancreas e della milza;
- L’isoleucina favorisce i processi di assimilazione delle proteine;
- La valina svolge funzione rinvigorente delle cellule del sistema nervoso e muscolare;
- La fenilalanina attiva i processi di assimilazione della vitamina C, e rinforza l’organismo per combattere stress e aggressioni patogene;
- La metionina è indispensabile all’organismo per la crescita, favorisce il buon funzionamento di fegato ed apparato digerente. Eventuali carenze di questo aminoacido determinando l’insorgere di disturbi epatici, anemie, anoressia, inappetenza;
- L’arginina è indispensabile per la crescita: eventuali carenze possono causare impotenza, frigidità, sterilità;
- La cistina migliora la morbidezza ed elasticità della pelle;
- La tiroxina protegge la pelle dai raggi solari.
L’importanza del polline non risiede solo nella sua capacità terapeutica ma anche nell’azione svolta dalle api, responsabili dell’impollinazione di oltre l’80% delle piante di tutto il pianeta. Se questo non avvenisse, la specie umana si estinguerebbe in breve tempo ed è per questo che c’è ora più che mai l’attenzione a preservare le api e mettere al bando i pesticidi che le danneggiano appare sempre più elevata.
Il Polline e i suoi benefici
È importante riconoscere che, una dose di un cucchiaino di polline richiede ad ogni ape di lavorare otto ore al giorno per un mese intero. Ogni granello di polline contiene oltre due milioni di particelle di polline di fiori e, un solo cucchiaino da tè è caratterizzato da oltre 2,5 miliardi di particelle di polline di fiori.
Il polline contiene tutti i componenti essenziali della vita. La percentuale degli elementi antiossidanti presenti nel polline supera notevolmente le concentrazioni comunemente presenti in ogni altro integratore o frutto. Esso aiuta a correggere una nutrizione carente o squilibrata comune nella nostra odierna civiltà e data dal consumo di alimenti incompleti, spesso ottenuti attraverso l’utilizzo di elementi chimici aggiunti, che espongono l’organismo a problemi fisiologici tanto diversi quanto numerosi. Sono presenti dunque numerose segnalazioni di esperienze mediche che mostrano chiaramente come i vantaggi del polline superano quelli di ogni altro alimento.
- Il polline è considerato un energetico e tonico nutritivo nella medicina cinese.
- Il polline è anche in grado di proteggere contro le radiazionie di avere proprietà anti-cancro.
Secondo i ricercatori presso l’Istituto di Apicoltura di Taranov in Russia:
“Il polline è la più ricca fonte di vitamine presenti in natura in un singolo alimento. Anche se il polline d’api non avesse nessuno dei suoi ingredienti ancora sconosciuti, il suo contenuto nutrizionale da solo giustificherebbe di prendere almeno un cucchiaino al giorno, se non altro per rafforzare i capillari. Il polline è estremamente ricco di rutina, più di qualsiasi fonte, in più fornisce nutrimento al nucleo RNA [acido ribonucleico] e al DNA [acido deossiribonucleico].”
Il polline è un alimento completo e contiene molti elementi che i prodotti di origine animale non possiedono. È più ricco di proteine rispetto a qualsiasi fonte di origine animale e contiene più aminoacidi di manzo, uova, formaggio a parità di peso. Uno studio pubblicato su Journal of the National Cancer Institute, condotto dal Dott. William Robinson e intitolato Delay in the Appearance of Palpable Mammary Tumors in C3H Mice Following the Ingestion of PolIenized Food ha preso in esame alcuni topi programmati geneticamente per morire di cancro al seno entro un certo periodo di tempo, divisi in due gruppi, di cui solo ad uno è stato somministrato il polline. La ricerca ha pertanto dimostrato che, chi non ha assunto il polline è morto di cancro alle mammelle esattamente nel tempo previsto mentre chi lo ha assunto è vissuto dal 30 al 100% di tempo in più!
Occorre inoltre sottolineare che, un cucchiaino al giorno di polline:
- può risolvere l’infertilitànella donna migliorando l’ovulazione e la funzione delle ovaie;
- può risolvere le allergie e la febbre stagionale;
- migliora nettamente la forza e le prestazioni sportive;
- migliora il metabolismo e favorisce il peso forma (chi è in sovrappeso dimagrisce);
- stimola il ringiovanimento cellulare;
- fornisce energia alla mentee combatte lo stress.
Come assumere il polline
Comunemente il polline si presenta sotto forma di piccole palline con guscio granuloso, rigido e impermeabile, dal caratteristico profumo dolce e aromatico, simile a quello dei fiori e dalla consistenza morbida e malleabile in un colore che varia in funzione della provenienza delle specie floreali dalle quali è stato raccolto. Il consumo di polline prevede che esso venga semplicemente masticato lentamente e in modo accurato. Per evitare l’acidità gastrica è necessario masticarlo a lungo, magari diluendolo con una bevanda tiepida come può essere latte, thè o una tisana. In questo modo è possibile ovviare anche il problema del sapore del polline, di contro non particolarmente piacevole. Esso può altresì essere assunto una volta miscelato con miele, confettura o yogurt naturale.
Il dosaggio consigliato è di circa 15/20 g al giorno per un adulto (un cucchiaio da tavola raso) e 5/10 g per un bambino secondo un trattamento della durata variabile da 1 a 3 mesi a seconda delle necessità. Il momento più favorevole per l’assunzione di polline è al mattino a digiuno, prima della colazione. È inoltre raccomandato in caso di convalescenza, anemia (in virtù dell’elevata concentrazione di rame), per anziani, bambini, inappetenti, donne in gravidanza o in fase di allattamento e per soggetti che sono sottoposti a notevole stress fisico e psichico.
Polline e controindicazioni
Anche il polline presenta alcune controindicazioni: la principale è rappresentata dalla potenzialità di rivelarsi come una sostanza potenzialmente allergizzante. Non tutti i soggetti quindi possono assumerlo come integratore e in questo caso è sempre opportuno chiedere tutti i chiarimenti del caso al proprio medico prima di procedere alla somministrazione.
Effetti collaterali che possono comparire in caso di reazione allergica al polline sono bruciore e pizzicore della gola e del cavo orale, gonfiore della lingua, congiuntivite, rinite ecc. Ulteriori possibili controindicazioni sono identificate da un effetto troppo intenso a carico dell’intestino che può generare diarrea o altri disturbi gastrointestinali: necessario in questo caso interrompere subito la somministrazione.
Sconsigliato l’utilizzo in gravidanza e per i bambini molto picoli, questo se non diversamente consigliato dal proprio pediatra.
giuseppe
Luglio 10, 2021 at 4:48 pmpuo assumere polline chi ha valori EMATOCRITO AL LIMITE(50) dato che fa aumentare lemoglobina?